28 febbraio 2015

Infografica: perché mangiare gli insetti?

Naturalmente questa infografica contiene solo un'estrema sintesi di tutte le ragioni a favore dell'entomofagia.

Per un'analisi più completa, vi rimandiamo a questo completissimo studio pubblicato dalla FAO.


26 febbraio 2015

Expo 2015: sei pronto a mangiare insetti?

Segnalo questo interessante video realizzato dalla Rai per Expo 2015 che riesce, in soli 90 secondi, a riassumere tutti i benefici e le opportunità del consumo di insetti per l'alimentazione umana.
Nella sua brevità, è un documento molto efficace che merita di essere condiviso.



25 febbraio 2015

Ricetta: crocchette di patate con larve di Tenebrio

Le crocchette di patate sono un secondo piatto molto famoso per la sua bontà e semplicità di preparazione.
Nella nostra versione entomofaga, le larve danno croccantezza e si integrano piacevolmente con il sapore delle patate


Ingredienti:
  • 90g di camole della farina.
  • Patate.
  • Bietola (qualche foglia).
  • Pangrattato.
  • Uova (un paio).

Procedimento:
Lessate le patate e fate bollire le foglie di bietola.
In un altro pentolino, fate bollire per 5 minuti le camole della farina. Poi scolatele e fatele soffriggere in padella con un po' d'olio d'oliva, aglio e spezie (a piacere).

Schiacciate le patate lesse e aggiungete le foglie di bietola e le larve. Mescolate bene.
Poi date forma alle crocchette.


Sbattete in un contenitore le uova, dopodiché cospargete le crocchette con le uova sbattute e passatele nel pangrattato.
Infine friggete le crocchette con abbondante olio d'oliva.

...et voilà!

Ringrazio vivamente Francesco per avermi permesso di pubblicare la sua ricetta e le sue foto.


23 febbraio 2015

Larve al posto di bacon e pancetta a cubetti

Leggendo su alcuni siti in lingua inglese mi è capitato di trovare più volte che le larve di insetti commestibili (come le camole della farina e del miele), si possono usare in tutti quei piatti dove normalmente utilizziamo il bacon.

Ora, dato che nella cucina italiana non si usa molto il bacon, ho pensato che una sostituzione analoga si possa fare con la pancetta a cubetti. Ecco dunque una serie di piatti in cui potete sbizzarrirvi mettendo larve succulente al posto della pancetta:
  1. Pasta alla carbonara
  2. Flan di patate, pancetta e timo (ricetta su Giallo Zafferano). 
  3. Frittata di carciofi, funghi e pancetta (ricetta su Giallo Zafferano)
  4. Cous cous con zucca e pancetta (ricetta su Giallo Zafferano)
  5. Insalata di pasta rustica (ricetta su Giallo Zafferano)
  6. Risotto alla zucca (ricetta su Cookaround)
  7. Focaccia ai cipollotti e cubetti di pancetta (ricetta su Cookaround)
  8. Spinaci saltati alla pancetta (ricetta su Butta la Pasta)
Rosolate con un po' d'olio o burro,
 le camole della farina sono un ottimo
sostituto della pancetta a cubetti.

21 febbraio 2015

Le mie prime tarme della farina

Dopo le camole del miele, da ieri ho un nuovo allevamento di insetti da mangiare a casa mia: vi presento le mie simpaticissime tarme della farina!

cibo tarme della farina

Potete seguire tutti i miei aggiornamenti, esperienze e osservazioni nell'apposita pagina "Le mie tarme della farina".

19 febbraio 2015

Come allevare la tarma della farina (Tenebrio molitor)

Tra tutti gli insetti da mangiare, la tarma della farina (Tenebrio molitor) è probabilmente il più facile da allevare. È infatti un insetto pulito, che non richiede cure particolari e si nutre di alimenti facilissimi da reperire.

Ciclo vitale

Il ciclo vitale del Tenebrio molitor si divide in quattro fasi: uovo, larva, pupa e coleottero adulto. La durata complessiva di questo ciclo varia dai 130 ai 220 giorni.



Il ciclo vitale si svolge come segue:

  • Schiusa delle uova
  • Le larve appena nate tendono a stare sotto la superficie del substrato in cui vivono. Qui compiono una serie di mute man mano che crescono.
  • Dopo 4 settimane avranno già raggiunto 1cm di lunghezza.
  • L'ultima muta avviene dopo circa 3 mesi. Appena compiuta la muta, le larve sono bianche e il loro esoscheletro è ancora molto tenero.
  • Le larve adulte diventano di colore bruno-dorato e sono lunghe dai 2,5cm ai 5cm.
  • Le larve salgono in superficie. Adesso appaiono grasse e si muovono poco.
  • Le larve si tramutano in pupe. Durante questa fase rimangono immobili tutto il tempo.
  • Dopo diversi giorni (da 4 a 14) dalle pupe emergono dei coleotteri, che sono lo stadio di vita adulto della tarma della farina. All'inizio questi coleotteri sono bianchicci, ma in pochi giorni diventano rossi, marroni e infine neri. La loro lunghezza varia da 1 a 2cm. Non è possibile distinguere il maschio dalla femmina.
  • Dopo 10-20 giorni dalla metamorfosi, le tarme cominciano a deporre uova. Una femmina depone 200-500 uova in gruppi di 40 alla volta per tutto il resto della sua vita, che dura 2-3 mesi.
  • Le uova si schiudono dopo 4-19 giorni (in media, dopo 12 giorni).

Condizioni ottimali

Temperatura: la tarma della farina può vivere tra i 20 e i 35 °C. La temperatura ottimale, ovvero quella in quella in cui l'insetto si sviluppa più rapidamente e in salute, è di 25-27°C.
Le temperature fredde rallentano o addirittura inibiscono la crescita dell'insetto.

Umidità: da 15% a 70%. È importante assicurarsi che l'umidità non provochi la formazione di muffe.

Luce: la tarma della farina predilige il buio.


Guida per l'allevamento

1) Procurarsi delle camole della farina. Il primo passo per iniziare un allevamento di camole della farina è ovviamente quello di procurarsi un primo gruppo di insetti da far riprodurre. Dato che nessuno vende esemplari di Tenebrio già adulti e riproduttivi, dovremo accontentarci di comprare delle larve. La quantità dipende da quanto volete che sia grande il vostro allevamento, ma difficilmente avrete bisogno di più di mezzo chilo di camole.
Potete acquistare delle larve di Tenebrio molitor in molti negozi di caccia e pesca oppure nei negozi specializzati in articoli per rettili e uccelli.

2) Sistemazione iniziale e prima riproduzione. A questo punto, noi vogliamo che le larve di Tenebrio raggiungano la maturità e comincino a riprodursi. Per fare ciò basta procurarsi un contenitore di plastica dai bordi lisci e alti almeno 10cm, possibilmente coperto da una rete molto fine.
 tenebrio molitor camola della farina substrato di allevamento
Camole della farina in substrato di avena.

Cibo. A questo punto disponiamo sul fondo del contenitore il substrato di cui si ciberanno. Potete usare crusca, farina di mais, fiocchi d'avena e pezzi di pane come alimento principale. Non serve acqua, ma è essenziale mettere, come fonte di liquidi, dei pezzetti di carota, mela o patata. Ricordatevi di sostituirli ogni 2-3 giorni e di controllare che non sviluppino muffe.

Pupazione. Dopo un po' di tempo vedrete le vostre larve irrigidirsi e trasformarsi in pupe. Lasciatele dove sono e aspettate che compiano la metamorfosi. In questo periodo, ovviamente, non serve aggiungere cibo.

Esemplare adulto e rischi di cannibalismo. Quando le tarme adulte usciranno dall'involucro pupale, spostatele in un nuovo contenitore, che possiamo chiamare "camera riproduttiva" o, se preferite, "albergo dell'amore". ;)
Questo passaggio è importante perché a volte le tarme adulte possono mangiare i loro simili che sono ancora allo stadio pupale.

Nel loro nuovo contenitore (dove avrete già disposto un substrato pulito) le tarme si riprodurranno e cominceranno a deporre le uova. 
Per avere il massimo dell'efficienza, spostate le tarme adulte in un nuovo contenitore ogni 10-20 giorni preservando comunque i vecchi substrati nei relativi contenitori (non vorrete mica buttare via le uova che hanno deposto!). Questi insetti sono infatti dei gran brutti cannibali, e si mangeranno le uova e le larve appena nate. 
Tutti i contenitori in cui le tarme hanno depositato le uova cominceranno a brulicare di piccole larve nel giro di un mese.

3) Allevamento avanzato. Anni di esperienza hanno portato gli allevatori di tarme della farina a sviluppare modelli di allevamento sempre più avanzati ed efficienti. Uno dei più ricorrenti, e allo stesso tempo dei più facili e funzionali, è quello illustrato nel video qui in basso e che possiamo chiamare "modello a cassettiera".


Come potete vedere, consiste nell'utilizzare uno scaffale a piani impilabili di plastica dove i gruppi di larve più giovani stanno in cima e, man mano che crescono, scendono verso il basso. Ho disegnato uno schema per illustrare con più chiarezza questo modello: si fanno deporre le prime uova nel contenitore più in basso, dove impiegano da 30 a 90 giorni per diventare larve adulte. Dopo dieci giorni dalla prima posa di uova (t=10), si spostano le tarme adulte e in fase riproduttiva nel contenitore superiore, e così via, continuando a fecondare nuovi substrati finché i nostri coleotteri saranno in vita.

schema di allevamento tenebrio molitor camola della farina

 Per essere più chiaro ho anche creato una gif animata:
schema di allevamento tenebrio molitor camola della farina

Spero che questo articolo sia stato esauriente e di aver spiegato tutto. Se avete domande o suggerimenti, vi invito a lasciare un commento. Naturalmente aggiornerò l'articolo qualora dovessi trovare altre informazioni da aggiungere.

Buon allevamento!

Fonti:

16 febbraio 2015

Ricetta: snack con camole della farina e noccioline per aperitivo

Questo mix di camole e frutta secca è adatto ad aperitivi, feste, o anche solo per essere sgranocchiato mentre si guarda un film. Inoltre la preparazione è velocissima!

snack di camole con frutta secca
Foto: Lotte Stekelenburg

Ingredienti:
  • Larve di tarma della farina q.b. (ma potete usare anche altri tipi di larve, ad esempio le camole del miele: il risultato non sarà molto diverso)
  • Frutta secca speziata. Potete usare il classico mix da aperitivo. A mio parere sono molto indicate le arachidi ricoperte al gusto paprika. Altrimenti potete preparare da voi la frutta secca seguendo questa ricetta.

Procedimento:
  • In una padella, friggete con pochissimo olio a fuoco medio le vostre camole. Fate attenzione a non bruciarle. Indicativamente il tempo di cottura è di un paio di minuti. 
  • Far raffreddare le larve e unire alla frutta secca.

Fonte:
Ricetta ispirata da "The Insect Cookbook" di Arnold van Huis, Henk van Gurp e Marcel Dicke.

15 febbraio 2015

Il buffalo worm

Il buffalo worm (Alphitobius diaperinus) è un "cugino" della tarma della farina, in quanto appartengono entrambi alla famiglia dei tenebrionidi.
Come aspetto, tuttavia, il buffalo worm è molto più piccolo e, allo stadio larvale, raggiunge al massimo 1cm di lunghezza. Da adulto, si presenta come un coleottero nero della lunghezza di 6mm.

buffalo worm
Foto: www.entomos.ch

In natura, è un parassita delle granaglie e può infestare gli allevamenti di pollame, dove agisce anche come agente patogeno. E' inoltre un animale molto prolifico, il che può renderlo estremamente fastidioso.
La femmina adulta, infatti, depone da 200 a 400 uova ogni due o tre giorni per tutta la sua vita, che può durare fino a un anno.
Le larve di Alphitobius diaperinus emergono dopo una settimana e raggiungono la maturità entro un periodo che va dai 40 ai 100 giorni.

Alphitobius diaperinus
Esemplare adulto

Il buffalo worm è un alimento per rettili e uccelli abbastanza comune, ma viene anche utilizzato dai musei per pulire le carcasse di animali durante la preparazione dei campioni zoologici... lo sapevate?

In cucina
Se allevate in cattività, le larve di Alphitobius possono essere usate come alimento anche dall'uomo. Il gusto, secondo le informazioni che sono riuscito a trovare online (non ho ancora provato questo insetto) è simile a quello della camola del miele, e cioè di nocciolina.

Come tutte le altre larve può essere cotta al vapore, tostata, fritta, saltata in padella o ridotta in polvere per preparare dei dolci. Il bello di cucinare con gli insetti è che dà tanto spazio alla fantasia.

Foto: The Insect Cookbook



14 febbraio 2015

Miniblog

Con questo articolo inauguro una nuova rubrica di Insetti da Mangiare. Diamo il benvenuto al...

Qui pubblicherò aggiornamenti relativi ad alcune cose che faccio e che risultano difficili da categorizzare, ad esempio:
  •  Ricette a base di insetti preparate da me stesso (così vi racconto come sono venute e di cosa sanno).
  • Consigli su come allevare insetti, anche se il grosso di queste considerazioni le troverete già nella pagina delle mie colture.
  • Recensioni di prodotti a base di insetti.
  • Segnalazioni varie.
E a proposito di segnalazioni, annuncio che da due giorni ho iniziato un piccolo allevamento di camole della cera. Nell'apposita pagina annoterò, a mano a mano che si verificano, gli eventi salienti di questa nuova impresa. 


13 febbraio 2015

La camola del miele

La tarma maggiore della cera, detta anche camola del miele (Galleria mellonella) è un lepidottero che in natura infesta arnie e alveari.
Allo stadio larvale, si presenta come un bruco di medie dimensioni (può superare i 3 cm) di color bianco panna con la testa marrone.

camola del miele

La camola del miele si può comperare nei negozi di caccia e pesca, in quanto viene usata come esca, ma è anche allevata come alimento per uccelli e rettili.
Pochi però sanno che è anche un'ottimo alimento per l'uomo: sono molto caloriche e ricche di proteine e sali minerali. Il loro gusto ricorda quello dei pinoli o delle nocciole.

Fasi di sviluppo
Come le tarme della farina, anche le camole del miele compiono una metamorfosi completa

Le uova di camola della farina si schiudono circa 10 giorni dopo la posa. Le larve appena nate sono piccolissime, quasi invisibili, e per questo è facile che passino inosservate o addirittura scappino dal contenitore in cui si stanno allevando (a me è successo).

Se la temperatura è abbastanza alta (oltre i 28 gradi), le camole della farina diventeranno mature in 6 settimane, altrimenti sarà necessario più tempo.

A questo punto le larve si trasformeranno in pupe e dopo circa una o due settimane ne uscirà l'esemplare adulto, che ha l'aspetto di una piccola falena marrone.
La vita della falena adulta è breve e durante questa fase non mangia né beve: l'unico suo compito è quello di riprodursi e di deporre le uova.

pupa di camola del mieletarma della cera

La camola del miele in cucina
Come con le altre larve, gli usi culinari della camola del miele sono molteplici.
Per avere un esempio, vi invitiamo a vedere questo video realizzato da Daniella Martin (www.girlmeetsbug.com).




12 febbraio 2015

Come preparare tarme della farina e altre larve prima di cucinarle

Tutte le larve, prima di essere consumate, vanno preparate in qualche modo.
In questo articolo vi spiego un procedimento che va bene per ogni tipo di larva, incluse le tarme della farina, le camole del miele e i buffalo worm.

  1. Separare le larve dal substrato in cui vivono e metterle in un recipiente. Per comodità, puoi usare un setaccio a maglie abbastanza larghe.
  2. Mettere le larve in congelatore per un tempo sufficiente ad ucciderle. Alcuni saltano questo passaggio e cuociono le larve ancora vive. A livello igienico non comporta problemi, ma personalmente non mi trovo a mio agio con l'idea di cuocere un animale ancora vivo. 
  3. Lava le larve con acqua: questo eliminerà le ultime tracce di substrato.
A questo punto puoi cucinare le larve nel modo che preferisci. L'importante è cuocerle a dovere, come faresti con qualsiasi altro tipo di carne. Solo il calore, infatti, permette di eliminare eventuali microbi e parassiti.
tarma della farina
Foto: www.mealwormcare.org

Buon appetito!

11 febbraio 2015

Ricetta: Grilli tostati

A detta di molti (personalmente non li ho ancora provati) i grilli tostati e salati sono un ottimo snack. Hanno inoltre l'indiscutibile vantaggio di rendere le feste ancora più animate.

Foto: http://johnnyvagabond.com/humor/cambodian-delicacy-crickets/
Ingredienti:
  • Grilli q.b.
  • Sale e spezie
Procedimento:
  • Scaldate il forno a 200 gradi. Nel frattempo disponete i grilli già puliti su una teglia in modo che non si tocchino tra loro.
  • Cospargete i grilli con il sale. A piacere, potete aggiungere spezie ed erbe tritate. Qui la scelta è vostra, sbizzarritevi! 
  • Abbassate la temperatura del forno e fate tostare i grilli per circa un'ora. Ogni tanto date una controllata ai vostri grilli: devono diventare dorati e croccanti e sbriciolarsi se schiacciati, ma non devono bruciare. 
  • Estraete i grilli dal forno e lasciateli raffreddare. 
  • Gli intenditori consigliano di staccare antenne e zampette. A questo punto servite il tutto in una scodella, et voilà... lo snack è pronto! 

10 febbraio 2015

Luculliane locuste

Le cavallette sono insetti appartenenti all'ordine degli ortotteri (lo stesso ordine dei grilli). Si distinguono per i lunghi arti posteriori adatti al salto e per il suono stridulo che possono emettere.
In Italia è particolarmente diffusa la specie Calliptamus italicus, o cavalletta dei prati.

Calliptamus Italicus cavalletta dei prati
Calliptamus italicus
Ciclo vitale
Le cavallette compiono un solo ciclo di riproduzione all'anno.
I primi adulti fanno la loro comparsa a luglio e ad agosto-settembre depongono le uova (generalmente da 25 a 60 per femmina). Le uova rimarranno sottoterra per tutto l'autunno, l'inverno e la primavera: soltanto 10 mesi dopo, intorno al mese di maggio, cominceranno a schiudersi.

Lo stadio giovanile della cavalletta, che è detto neanide, è in sostanza una versione più piccola e senza ali né apparato riproduttore dell'insetto adulto.

Alcune specie di cavallette sono gregarie: in tal caso è più appropriato parlare di locuste.
In alcuni casi, specialmente nei paesi dell'Africa e del Medio Oriente, le locuste possono arrivare a formare sciami che si estendono per decine di chilometri, gravemente dannosi per le coltivazioni.

Le cavallette in cucina
spiedini di cavallette
Spiedini di cavallette a Pechino
Le cavallette sono un alimento diffuso in molti paesi del mondo, specialmente in Africa e nel Sud-est asiatico. Esse costituiscono infatti una importante fonte di proteine e di ferro a bassissimo costo.

Le cavallette e le locuste possono essere bollite, grigliate, fritte o ridotte in polvere. Ogni paese afflitto dalle locuste ha inoltre le proprie ricette: il sito della FAO ne riporta alcune.


9 febbraio 2015

Gustosi grilli

Con il termine grilli si indicano comunemente insetti appartenenti a diversi gruppi dell'ordine degli ortotteri (Wikipedia).
I grilli sono uno dei più diffusi insetti da mangiare: basti pensare che in Thailandia esistono circa 20.000 allevamenti di grilli che complessivamente ne producono 7500 tonnellate all'anno.

grillo domestico
Grillo domestico

Esistono numerose specie di grilli, ma quelli allevati più comunemente sono il grillo bimaculato (Gryllus bimaculatus) e il grillo domestico (Acheta domesticus). In particolare, negli ultimi anni il grillo domestico (specie molto comune in Europa e in Italia) sta soppiantando le specie autoctone negli allevamenti thailandesi perché considerato più buono.
grillo bimaculato
Grillo bimaculato

Oltre ad essere buono, il grillo è anche molto nutriente: 100 grammi di grilli contengono 121 calorie, 12 g. di proteine, 5.5 g. di grassi, 5 g. di carboidrati, 75 mg. di calcio, 185 mg. di fosforo e 9,5 mg. di ferro.
Se paragonato con il manzo, il grillo ha meno proteine (23 g.), ma anche meno calorie (288) e meno grassi (21 g.).

In cucina, i grilli possono essere preparati in una varietà di modi: possono essere semplicemente saltati in padella con olio, cipolla e spezie, oppure cotti al forno, ridotti in farina o ricoperti di cioccolato.

grilli fritti thailandesi
Grilli fritti in Thailandia

Referenze


8 febbraio 2015

Come preparare i grilli prima di cucinarli

Come ogni altro animale, anche i grilli devono essere trattati prima di essere cucinati.

La preparazione è semplice e si articola in tre soli passaggi:
  1. Innanzitutto è necessario terminare la vita dei grilli nel modo più umano possibile. Il metodo migliore è quello di lasciarli nel freezer per un paio d'ore: il freddo infatti rallenta rapidamente il loro metabolismo, li rende incoscienti e infine provoca una morte senza sofferenze. 
  2. Mettere i grilli congelati in una pentola e bollirli per un paio di minuti con un pizzico di sale. Questo ucciderà eventuali microbi e batteri.
  3. Lasciare raffreddare ed asciugare. 
A questo punto i grilli possono essere cucinati oppure rimessi in congelatore per essere consumati in seguito. 
Ricordate comunque che i grilli sono come la carne e il pesce e pertanto sono più buoni se mangiati freschi e vanno consumati entro un ragionevole lasso di tempo.

Grilli appena bolliti in un mercato thailandese.


7 febbraio 2015

Mangiare gli insetti può salvare il pianeta?

Segnalo questo documentario che ho trovato particolarmente interessante e istruttivo.


Can Eating Insects Save the World è stato girato principalmente in Thailandia, paese in cui il consumo di insetti è molto forte e addirittura in aumento, in questi ultimi anni.
Il documentario ci mostra il viaggio dello scrittore Stefan Gates alla scoperta di diverse pratiche di consumo di insetti nel Sud-est asiatico, tra le quali:
  • Il fiorente mercato degli insetti di Bangkok.
  • L'uso dei grilli come alimento base in una scuola thailandese.
  • La caccia e la vendita di grilli e locuste nella campagna cambogiana, che ha permesso a numerosi contadini di migliorare le proprie condizioni di vita.
  • Il consumo di tarantole come principale fonte proteica in una zona molto povera della Cambogia.  
  • L'allevamento dei grilli in Thailandia.
  • La raccolta delle larve di formica rossa, considerate il "caviale" del mondo degli insetti da mangiare.



6 febbraio 2015

Segnalazione: 30daysofbugs.com

Mangiare solo piatti a base di insetti per 30 giorni.

È questa la sfida che si è posto all'inizio di febbraio Camren Brantley sul suo blog http://30daysofbugs.com.

Come sostiene l'autore, gli insetti sono un cibo sano e nutriente. Oltre ad avere un valore proteico simile a quello di carne e pesce, gli insetti sono ricchissimi di vitamine e altri nutrienti come il calcio, lo zinco, il ferro e gli omega-3.

Il consumo di insetti fa bene anche il pianeta: attualmente il 70% delle risorse idriche della terra sono impiegate nell'agricoltura (FAO) perché animali come il manzo richiedono ingentissime quantità di acqua e alimenti vegetali per essere allevati. Gli insetti, al contrario, possono essere allevati con poca acqua (fino a 1000 volte in meno) e non emettono gas serra.

Per questi motivi, e per dimostrare che un'alimentazione a base di insetti è possibile, Brantley si ciberà di insetti per tutto il mese.

Noi di Insetti da Mangiare non possiamo che fargli i nostri complimenti. In bocca al lupo!

piadina con larve della farina
Foto: http://30daysofbugs.com/day-1/

5 febbraio 2015

La tarma della farina

La tarma della farina, o Tenebrio Molitor, è un coleottero di colore nero o bruno dalla lunghezza di circa 1,5-2 cm. Il tenebrio è uno degli insetti più facili da allevare e ha un'ottima resa. Stando alle affermazioni di molti, ha un gusto che ricorda un "gamberetto alla nocciola".

Tenebrio Molitor - larva e adulto

Fasi di sviluppo

Uovo - La tarma della farina è un insetto molto prolifico. Quando il maschio feconda la femmina, questa depone circa 500 uova che si schiudono dopo 19 giorni.

Larva - Le piccole larve, appena nate, sono quasi invisibili, ma possono crescere molto rapidamente fino alla lunghezza di 2 cm. La fase larvale dura circa 8-10 settimane, ma può variare a seconda della temperatura dell'ambiente. E' durante questa fase che l'insetto può essere cucinato e mangiato.

larva di tarma della farina

Pupa - Quando giunge il momento giusto, la larva si trasforma in pupa. Durante questa fase, che può durare dai 3 ai 30 giorni (anche in questo caso influisce molto la temperatura), la pupa non si muove e non si nutre. E' possibile osservare il corpo della pupa che gradualmente diventa sempre più duro e più scuro.

pupa di tenebrio molitor


Adulto - La fase finale della vita del tenebrio dura da 1 a 3 mesi. Una o due settimane dopo essere diventato adulto, l'insetto inizia ad accoppiarsi, dando così inizio a un nuovo ciclo vitale.

tenebrio molitor adulto
Foto: http://mealwormcare.org/
Puoi trovare informazioni più precise sul ciclo vitale della tarma della farina nell'apposita scheda di allevamento.

La tarma della farina in cucina
La larva di Tenebrio Molitor è un ingrediente versatile che può essere preparato in un sacco di modi. Si può friggere, saltare in padella, bollire, essiccare, ma anche glassare o ricoprire di cioccolato.

tacos di tarma della farina
Foto: http://www.firebox.com/product/6393/Mealworm-Tacos