16 dicembre 2020

Vantaggi ambientali degli insetti commestibili

Gli insetti commestibili hanno delle eccezionali proprietà nutrizionali, sono infatti ricchi di proteine complete, omega, ferro, vitamine.

Ma non è tutto.

L'allevamento di insetti commestibili ha un ridottissimo impatto ambientale rispetto a quelli tradizionali (bovini, suini, pollame etc.), in questo post vedremo più nel dettaglio quali sono questi vantaggi.

Una premessa necessaria: leggendo i dati bisogna tenere a mente che un grillo è per l'80% commestibile, e che questa percentuale si riduce al 40% per i bovini (55% per maiali e polli). 

Consumo del suolo:

Gli insetti commestibili possono essere allevati in grandi quantità in uno spazio ridotto data anche la possibilità di sviluppare l'allevamento in verticale, in più possono essere alimentati con scarti vegetali. Gli insetti poi hanno una capacità di conversione del cibo in massa corporea molto maggiore di quella dei bovini, perciò bisogna considerare la differenza nelle quantità di mangime necessario (e suolo coltivato per questo scopo): per ottenere 1kg di carne bovina servono 10kg di mangime, 1,7 per 1kg di grilli.

Alla fine, produrre 1kg di carne bovina sono necessari circa 250 metri quadrati contro i 15 necessari per gli insetti.

Consumo di acqua:

Il consumo idrico di un allevamento deve essere calcolato in “acqua virtuale”, comprendendo cioè anche l'acqua utilizzata per coltivare i mangimi.

La produzione di 1kg di pollo consuma 2.300 litri di acqua virtuale, 1kg di maiale 3.550, 1kg di manzo da 22 a 43.000.

La produzione di 1 grammo di proteine da insetti richiede 23 litri, che salgono a 112 per 1 grammo di proteine da bovino.


Emissioni di gas serra:

L'allevamento di bestiame è responsabile dell'emissione del 18% dei gas serra globali (più del settore dei trasporti) e la differenza con gli insetti è profonda: per ogni kilogrammo di massa guadagnato, un bovino emette 100 volte più gas serra.

La differenza si mantiene sul fattore 100 anche considerando l'ammoniaca contenuto nel letame.


A tutto questo bisogna aggiungere il fatto che il ciclo di vita medio di un grillo è di quattro mesi, un bovino adulto prima di poter essere trasformato in carne deve crescere da 12 a 24 mesi a seconda della categoria.

C'è infine un altro parametro da considerare, ovvero il benessere animale (che si riflette sulla sua salute e quindi sull'utilizzo di farmaci etc. che poi finiscono nelle carni che consumiamo). Allevare molti soggetti in spazi ristretti non è un sistema che può essere applicato indistintamente ad ogni specie e si capisce facilmente che molti bovini (o suini, polli, conigli) allevati in spazi chiusi e ristretti non possono che soffrire la mancanza di un habitat congegnale. Insetti come ad esempio cavallette e tarme della farina tendono naturalmente a vivere aggregati o ammassati in spazi ristretti, non venendo quindi sottoposti a un confinamento forzato e innaturale.


Se volete approfondire questi argomenti, ecco della bibliografia:

Edible insects: future prospects for food and feed security – FAO 2013

Mealworms for Food: A Water Footprint Perspective

Housekricket smallscale farming in Ecological implications of minilivestock: potential of insects

Potential of Insects as Food and Feed in Assuring Food Security

Environmental Impact of the Production of Mealworms as a Protein Source for Humans

#https://en.wikipedia.org/wiki/Insect_farming

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